LA NUOVA ORDINANZA MINISTERIALE AD OGGETTO L’INSERIMENTO A PETTINE DEGLI ABILITATI ESTERI AI FINI DEL CONFERIMENTO DELLE SUPPLENZE, ATTUA LE RICHIESTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA A SEGUITO DELLA PETIZIONE DELL’AVV.MAURIZIO DANZA E DELL’EUROPARLAMENTARE ON. LUCIA VUOLO.

Apprendiamo con soddisfazione che, finalmente il Ministro dell’Istruzione e del Merito On.le Valditara abbia dato atto alle richieste della Commissione PETI del Parlamento Europeo, seguite alla petizione dell’Avv. Maurizio Danza e dell’Europarlamentare On.Lucia Vuolo, ad oggetto la discriminazione del diritto al lavoro e all’insegnamento degli abilitati e specializzati sul sostegno estero, operato sulla base delle disposizioni della precedente O.M. n°112/2022.

E’infatti è di tutta evidenza che la previsione dell’inserimento c.d. a pettine nella nuova bozza del testo della ordinanza ministeriale delle graduatorie provinciali finalizzate al conferimento delle supplenze, recepisce le richieste della Presidente della Commissione PETI Dolors Montserrat inviata in data 31 gennaio 2024 al Ministro dell’Istruzione e Merito Valditara e seguite alla audizione del 23 gennaio 2024 .

Da fonti ministeriali e sindacali attendibili, emerge che il collocamento a pettine degli abilitati esteri, risponderebbe alla “ratio” di evitare ulteriori ricorsi avverso la nuova ordinanza, atteso che il Ministero Istruzione anche attraverso l’ausilio del CIMEA previsto e finanziato dall’art 5 co.18 della L. n°74/2024, non è riuscito nell’intento di completare le istruttorie relative a circa 12 mila istanze di riconoscimento di titoli esteri , ma solo del dieci per cento di esse .

Per tali ragioni, se si impedisse ancora una volta, il diritto al lavoro e all’insegnamento agli abilitati esteri, come denunciato nella petizione rivolta alla Commissione Europea, si perpetrerebbe la grave violazione dei tempi previsti dal procedimento amministrativo di riconoscimento di cui all’art.16 del D.lgs.n°206/2007 attuativo della Direttiva UE n°36/2005, già ampiamente disattesi dal Ministero, che anche attraverso i suoi Commissari ad acta non è riuscito ad ottemperare alle migliaia di sentenze del Tar Lazio di condanna a provvedere per silenzio inadempimento, in palese elusione dei giudicati.

Riteniamo quindi, che difficilmente stavolta come avvenne nel 2022 il Ministro possa ritirare la disposizione inserita nella attesa ordinanza ,che consente il diritto alle supplenze per gli abilitati esteri, e che risponde ai principi espressi  dalla Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, se non esponendosi il Dicastero della Istruzione a nuovi ed ulteriori azioni risarcitorie seriali anche per danni da ritardo da parte degli abilitati esteri.