NEWS COMMISSIONE EUROPEA SULLA PETIZIONE N° 951/2023 AD OGGETTO IL RICONOSCIMENTO TITOLI ALL’INSEGNAMENTO CONSEGUITI ALL’ESTERO AI SENSI DELLA DIR.UE N°36/2005.“IL TRATTAMENTO DELLE DOMANDE DI RICONOSCIMENTO DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI DA PARTE DEL MINISTERO ISTRUZIONE E MERITO APPARE NON CONFORME ALLE NORME DELLA DIRETTIVA 2005/36/CE “
Apprendiamo il testo delle Osservazioni finali e le conclusioni della COMMISSIONE EUROPEA, seguite al resoconto del 29 gennaio 2025 ad oggetto l’ audizione del 23 gennaio 2024 dell’On.le Lucia Vuolo Europarlamentare e dell’Avv. Maurizio Danza, presso il Parlamento Europeo ad oggetto la petizione n°0951/2023.
Le conclusioni nell’accogliere la tesi dei firmatari della petizione, confermano il resoconto del Presidente Dolors Montserrat della Commissione per le petizioni, che. aveva dichiarato“ In seguito alla discussione, la commissione per le petizioni ha deciso di chiedere alla Commissione europea ulteriori informazioni aggiornate sui vari aspetti della questione. La commissione per le petizioni ha inoltre deciso di inviare una lettera alle competenti autorità italiane per ottenere delucidazioni e chiarimenti. Una volta ricevute le informazioni richieste, la commissione per le petizioni proseguirà l’esame del Suo fascicolo.
A ben vedere la Commissione Europea nelle osservazioni conclusive afferma chiaramente che “Il trattamento delle domande di riconoscimento delle qualifiche professionali appare non conforme alle norme della direttiva 2005/36/CE. La Commissione è in contatto con le autorità italiane al riguardo”.
Di particolare rilevanza, secondo l’Avv. Maurizio Danza Prof. di Diritto della Comunità Europea dell’ Istituto Teseo, la motivazione evincibile dalle conclusioni della Commissione Europea che confermano peraltro, l’orientamento del Tar Lazio-Roma che nell’accogliere la nostra tesi esposta in numerosi giudizi ad oggetto il diniego di riconoscimento dei titoli di specializzazione sul sostegno conseguiti all’estero, stigmatizza la palese violazione dei termini del procedimento di riconoscimento dei titoli esteri previsti dall’art 16 del D.lgs.n°206/2007 attuativo dell’art .51 della Direttiva Europea n°36/2005.
In tal senso, qui di seguito le osservazioni della Commissione Europea.
La Commissione desidera sottolineare che, a norma dell’articolo 51, paragrafo 2, della direttiva 2005/36/CE, le decisioni relative alle domande di riconoscimento delle qualifiche devono essere adottate entro quattro mesi dal momento in cui il fascicolo è completo. Quando la direttiva 2005/36/CE non si applica in un caso specifico, è opportuno prendere in considerazione le norme del trattato quali interpretate dalla giurisprudenza della Corte di giustizia. Sebbene non sia stato fissato un periodo di tempo specifico ai sensi del trattato, una decisione deve essere adottata entro un termine ragionevole.
La Commissione ritiene che i termini siano stati di gran lunga superati dalle autorità italiane.
La Commissione è stata inoltre informata che le autorità italiane sono disposte a fornire una soluzione per riassorbire i ritardi e a tal fine hanno adottato il decreto-legge n. 71 del 31 maggio 2024.
A seguito della valutazione di tale decreto legge, la Commissione ritiene che occorra compiere ulteriori sforzi e ha rivolto informalmente alcune preoccupazioni alle autorità italiane il 17 febbraio 2025. La finestra di dialogo è in corso.
Conclusione
Il trattamento delle domande di riconoscimento delle qualifiche professionali appare non conforme alle norme della direttiva 2005/36/CE. La Commissione è in contatto con le autorità italiane al riguardo.